“Il mondo è come un libro e chi non viaggia ne conosce una pagina soltanto”

Sant'Agostino

Motobusbi

Motobusbi

©

Motobusbi

2018- Gran Sasso

Scenari spettacolari, gusti e profumi irresistibili tra vette maestose.

Dopo un 2017 senza buone opportunità per viaggiare e con vari problemi, quest'anno siamo finalmente riusciti a fare un tanto atteso giretto. Il Gran Sasso è sempre stato nei miei pensieri, arricchiti anno dopo anno dai racconti di chi ci è stato e, ovviamente, con la tristezza nel cuore per gli eventi sismici del 2009 e 2016.

Civita di Bagnoregio e Castello Orsini

Per sgranchirci le gambe ed evitare un viaggio troppo lungo da Bologna, abbiamo scelto di fare una sosta a Civita di Bagnoregio per il pranzo. La "città che muore" è il nome associato a questo borgo, e in effetti non credo che ci abitino molte persone. Tuttavia, il turismo è sicuramente rinato: ristorantini e negozi ovunque tengono ben vivo questo magnifico borgo posto su una cima rocciosa. Anche se la continua erosione purtroppo minaccia il futuro del borgo, speriamo che si riesca a preservare tanta bellezza e unicità.

 

Dopo aver parcheggiato, ci siamo incamminati sul ponte pedonale, un percorso molto suggestivo da cui si possono scattare foto splendide. Passeggiare per il borgo è stato molto piacevole e, per gli amanti della fotografia, gli scenari sono davvero unici. Abbiamo pranzato in uno dei ristorantini, trovando ottimo cibo e cortesia. Il borgo è sicuramente più affollato nei fine settimana e in estate, ma questo "problema" è ormai comune nei luoghi belli e ben pubblicizzati. Noi, avendolo visitato in un giorno feriale di luglio, non abbiamo trovato troppa confusione.

 

Per la notte ci siamo concessi una sosta al Castello Orsini a Nevola. Dormire in una torre di un vero castello non è cosa così comune, e noi abbiamo soggiornato nella Torre Nord. La terrazza era la cima stessa della torre... uno spettacolo! Per i più romantici, è un luogo ideale anche per dichiarazioni importanti. Piscina, aperitivo, cena, una serata sotto le stelle sulla terrazza della torre, una notte tranquilla e una colazione perfetta. Tutto è stato davvero impeccabile.

b6539b207fe63878594a95be73687471d67c4947
e7ff452db3286ad699b244b51815983de0aa7ff6

Gran Sasso e Campo Imperatore

Finalmente, il secondo giorno siamo arrivati al Gran Sasso, passando per L'Aquila, dove le gru per la ricostruzione del centro storico offrono un impatto visivo impressionante. Salendo verso Assergi, ci siamo goduti una strada in buone condizioni e panorami mozzafiato, facendo numerose soste per immortalare scorci spettacolari di una natura selvaggia ed emozionante.

 

La nostra prima tappa è stata a Campo Imperatore, vicino all’hotel dove fu imprigionato Mussolini e all'osservatorio astronomico. Qui ci sono molti turisti, anche perché da questo punto parte la funivia che conduce al rifugio Duca degli Abruzzi. La strada che porta all'hotel ha alcuni tornanti, ma il resto dell'altopiano è perfetto anche per passeggiate in bicicletta.

 

La discesa da Campo Imperatore e tutta la strada che attraversa l’altopiano offrono paesaggi incantevoli: prati e pascoli a perdita d’occhio, greggi di pecore e mucche ovunque, piccoli laghi e vette aspre e taglienti che circondano il tutto. Qualcuno chiama questo posto il “piccolo Tibet”, ma non avendo mai visitato il Tibet, possiamo solo essere felici di aver visto tanta bellezza. Durante le soste per le foto, l’unico suono era il vento, le api e i campanacci del bestiame... una pace indescrivibile, il "rumore del silenzio" della natura. La bellezza e l’emozione che ci hanno colpito qui le avevamo trovate solo nelle Highlands scozzesi.

 

A pranzo ci siamo fermati al ristoro Mucciante, dove abbiamo cucinato gli arrosticini comprati lì direttamente sulle griglie messe a disposizione. Accompagnati da Montepulciano, bruschette e formaggio, è stata una pausa gastronomica davvero appagante. Un altro luogo meritevole di una sosta è la Rocca di Calascio, che si raggiunge con una breve passeggiata. Da qui, la vista a 360 gradi sul paesaggio circostante è unica e spettacolare, e si può immaginare quanto fosse importante questo luogo nel Medioevo. Inoltre, la Rocca è stata scelta come location per diverse scene cinematografiche.

I borghi attorno al Gran Sasso

Abbiamo passato la seconda e terza notte a Santo Stefano di Sessanio, un borgo davvero suggestivo, ancora tutto in pietra e dall’atmosfera antica. Anche qui, purtroppo, si vedono i segni del terremoto del 2009, e i lavori di ristrutturazione avanzano lentamente. Passeggiare per le stradine del borgo è stato rilassante e piacevole, un vero salto indietro nel tempo, lontano dalla frenesia moderna.

 

Il terzo giorno l’abbiamo dedicato a girare attorno al Gran Sasso, visitando vari paesi come Castel del Monte e Castelli. Di tutti i borghi visitati, Santo Stefano di Sessanio è stato il più affascinante e caratteristico, mentre gli altri sono risultati meno particolari, sebbene le botteghe artigiane della ceramica di Castelli meritino una visita. Purtroppo, abbiamo visto anche i resti dell’hotel di Rigopiano, teatro della tragica valanga.

 

Per pranzo ci siamo fermati in un ristorantino sul lago di Campotosto, dopo aver attraversato il bellissimo passo delle Capannelle. La parte del passo da Assergi sarebbe chiusa al traffico, ma moto e bici riescono comunque a passare. Senza traffico, il panorama è stato davvero speciale.

Ritorno passando per Amatrice

Il giorno del rientro siamo tornati attraversando l'altopiano e il passo delle Capannelle, costeggiando il lago di Campotosto fino ad arrivare ad Amatrice. La devastazione del terremoto del 2016 è ancora ben visibile, ma qualcuno sta cercando di ripartire. Il vecchio paese è praticamente scomparso, ma speriamo che la ricostruzione riesca a ridare vita a questa comunità.

 

Abbiamo pranzato nell’area food locale, scegliendo MaTru per gustare una magnifica Gricia e un’Amatriciana. Dopo questo godimento culinario, abbiamo ripreso la strada di casa.

Sono stati quattro giorni bellissimi, con bel tempo e temperature gradevoli. Ci portiamo a casa ricordi indelebili di paesaggi spettacolari, strade panoramiche e una cucina eccellente. Ovunque siamo andati, l'ospitalità è stata impeccabile, nonostante gli evidenti segni lasciati dai terremoti. Un piccolo viaggio da 10 e lode!

Motobusbi

©