“Il mondo è come un libro e chi non viaggia ne conosce una pagina soltanto”

Sant'Agostino

Motobusbi

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2016- Costiera Amalfitana e Vesuvio

Profumo di limone e zolfo: tra mare, vulcano e paesaggi mozzafiato.

Una splendida domenica di maggio, assolata, con temperatura perfetta e pochissimo traffico, ci ha permesso di godere al massimo di una parte della nostra bella Italia (ovviamente per quello che può offrire l’autostrada). Siamo partiti da Sasso Marconi in direzione Napoli, potendo ammirare le belle colline emiliano-toscane, la magnifica Toscana, uno scorcio di Umbria, per finire nel Lazio e infine in Campania.

Arrivo a Vico Equense e Penisola Sorrentina

La destinazione è Vico Equense, sulla penisola di Sorrento, ma prima di arrivarci dobbiamo attraversare Napoli. L’impatto visivo è fortemente contrastante: lo spettacolo del golfo di Napoli e l’imponenza del Vesuvio si alternano al susseguirsi di abitazioni che in molte città verrebbero definite “da ristrutturare” o addirittura “inabitabili”. È difficile non guardarsi intorno attoniti, ma sono anche ben concentrato sulla guida, ricordando tutte le storie che si raccontano sulla guida dei napoletani. Essendo in moto, provo un po’ di timore iniziale.

Passati Ercolano, Torre Annunziata, Torre del Greco e Castellammare, entriamo finalmente nella penisola sorrentina e arriviamo al B&B. Ho scelto Villa Scutolo sia per le referenze che per le immagini: a strapiombo sul mare, con vista sul golfo e sul Vesuvio. Una scelta perfetta. Il panorama è mozzafiato, regna calma e tranquillità tra ulivi e frutteti. I giorni passati in questa struttura sono stati perfetti: colazione ottima e abbondante, gentilezza e disponibilità sempre al massimo.

La sera ci godiamo una buonissima pizza nel pieno centro di una caotica Sorrento, stracolma di turisti, come se fosse agosto in riviera romagnola. La cosa che ci ha colpito di più è stata la presenza di tantissimi alberi da frutta e fiori. Passeggiando per la città, ci siamo spesso fermati ad annusare queste fragranze. In una strada, in particolare, c'era un giardino che emanava un impressionante profumo di rose e agrumi. Chiudiamo la serata con un limoncino vero, fatto in casa: la fine del mondo, buonissimo e profumatissimo!

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La salita al Vesuvio e la visita ai Campi Flegrei

Il primo giorno lo dedichiamo al Vesuvio. Per me è stato emozionante arrivare fino in cima al vulcano e passeggiare attorno al cratere, ammirando quella natura tanto meravigliosa quanto pericolosa. In vari punti si vedono fuoriuscite di vapore e rocce giallo zolfo. Il panorama è altrettanto spettacolare: dal golfo di Napoli si può spaziare da Capri fino a Ischia, da Sorrento fino a Pozzuoli.

 

La visita ai Campi Flegrei è strana e surreale, sembra di andare veramente al centro della terra. Parcheggiata la moto nel campeggio, dopo 100 metri si entra nel bianco accecante della caldera rimasta. I fanghi ribollenti e puzzolenti sono suggestivi, così come tutte le varie parti del luogo, ma la cosa che più mi ha impressionato è stata la fumarola principale: due sfiati dal cuore della terra, con soffio di vapore ad alta pressione e temperatura di 160-180 gradi, ricco di zolfo. Non ci sono recinzioni e si arriva fino a pochi centimetri. Il terreno è caldo e le pareti della caldera assumono colorazioni giallo-arancione intensissimo dovute ai vapori sulfurei. Un’esperienza davvero impressionante.

 

Chiudiamo la giornata visitando Amalfi, una bella cittadina piena di turisti. Lo spettacolo, però, è la costiera: una strada tutta curve sulle scogliere della penisola. Da Amalfi fino a Sorrento si attraversano i famosi paesi di Furore, Praiano e Positano, godendo di un panorama mozzafiato: mare spettacolare, paesini arroccati e costruiti in punti impensabili, contrasti di colori di una intensità indimenticabile. Particolarmente affascinante è lo scorcio di panorama in cui si vede la coloratissima Positano accanto alla bianca Praiano, incorniciate dal blu intensissimo del mare. Già solo la prima giornata, tra Vesuvio, Campi Flegrei e Costiera Amalfitana, è valsa il viaggio.

Una giornata a Pompei

Il secondo giorno lo dedichiamo interamente a Pompei. Il sito archeologico è immenso, e servono svariate ore per visitarne almeno le parti più famose. La giornata è soleggiata e calda, e quindi passeggiare tra le strade e le case di quasi 2000 anni fa è un vero piacere.

Il ritorno a Positano e un pranzo vista mare

Purtroppo, il terzo giorno è piovoso, quindi decidiamo di tornare in Costiera Amalfitana, dedicando la giornata alla bellezza di Positano e alla bontà di un ottimo pranzo in riva al mare, immersi in uno spettacolo naturale meraviglioso.

La maestosità della Reggia di Caserta

L’ultimo giorno è dedicato alla maestosa Reggia di Caserta. La città intorno alla Reggia non è particolarmente interessante, ma il palazzo è fantastico, e i giardini sono enormi. La parte visitabile della Reggia permette di farsi un’idea di come si vivesse nel periodo in cui è stata costruita. Nulla da invidiare a Versailles, a parte la manutenzione, che sta migliorando. Si vede che stanno cercando di recuperare una situazione allo sbando, e speriamo che riescano a tutelare questo immenso patrimonio. I giardini verso la grande cascata sulla collina sono meravigliosi, costellati di tante fontane, vasche e cascate. Man mano che ci si allontana dalla Reggia e si sale verso la collina, il panorama diventa spettacolare. La passeggiata è lunga, ma la fatica è ripagata dalla bellezza e maestosità del posto.

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Sono stati giorni bellissimi, un giro tra Vesuvio, Pompei e Reggia di Caserta, probabilmente più storico-culturale che motociclistico, tranne ovviamente per la Costiera. Anche se abbiamo camminato molto, non ci siamo fatti mancare l’occasione di ammirare la grandiosa storia e cultura nostrana, e ovviamente non abbiamo mai rinunciato alla parte eno-gastronomica, che in Italia è sempre spettacolare. Pizza, pesce, limoncino, fiano, lacrima… non c’è stato un solo posto dove abbiamo avuto problemi con il cibo: sempre ottimo e abbondante.

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