“Il mondo è come un libro e chi non viaggia ne conosce una pagina soltanto”
Sant'Agostino
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Quando si dice Provenza si intende lavanda. Vero che c'è anche il mare e altro, ma la lavanda è dominante.
La prima tappa sono le gole del Verdon che è probabilmente da fare in moto per godere delle belle strade ma anche in auto hanno un gran fascino. Il paesaggio è bellissimo sia visto dall'alto con gran vedute del canyon, sia visto dal basso in pedalò lungo il fiume nelle gole dove si può anche fare un bel bagno fresco.
La seconda tappa prevende il passaggio nelle zone della lavanda. La lavanda a Valensole è ovunque. L'odore è forte e buono, fa anche impressione il "rumore" delle api se ci si trova nel mezzo di un campo nel "silenzio" rumoroso di questa spettacolare natura.
Abbiamo anche mangiato il gelato al sapore di lavanda ... probabilmente buono ma è complicato staccarsi dall'idea di mangiare del sapone.
Anche l'abbazia di Silvacane è molto caratteristica e merita una visita.
Molto interessanti sono le zone di Roussillon con il Sentiers des Ocres che fa momentaneamente cambiare colore nell'ocra/arancione/rosso di quelle terre, e la visita di bei paesi come Ansouis, Gordes, L'isle sur la Sourge, Lourmarin.
Avignone è ovviamente una tappa fondamentale del viaggio, con la sua ricchezza di storia, cultura e bellezza.
Non potevamo saltare qualche giorno in costa azzurra nei pressi di Saint-Tropez. Vita di mare piuttosto caotica, non certo rilassante e carente di una cosa importante, un bel mare.
Non ci tornerei o almeno se volessimo fare del mare andremmo in ben altri posti con paesaggi e spiagge belle. In compenso la parte vecchia della città è molto interessante.
In complesso sono state due settimane bellissime, posti stupendi e cibo ottimo, profumi e colori al massimo dell'intensità.
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